Dopo l'avvio concreto del Governo con tutti i Ministri e i sottosegretari saranno prossime per il Governo a guida Giorgia Meloni le nomine di amministratori delegati e dei Cda di alcune aziende di grande rilevanza controllate dallo Stato.


Fra questa basta solo citare Eni, Enel, Cassa Depositi e Prestiti, Leonardo e Poste Italiane, e tante altre. A decidere in concerto con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà anche il Ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti.

Sono oltre 60 le posizioni di vertice di aziende controllate dallo Stato e oltre 300 le postazioni nei rispettivi Consigli di Amministrazione.

Una partita importante dove spesso si giocano le loro carte e le loro relazioni ex deputati ed ex senatori che nell'esplicare i loro mandati parlamentari hanno ben conosciuto e frequentato le stanze del potere dei Palazzi romani.

Ed il caso anche del già senatore Antonio Gentile.

 
La famiglia Gentile da sempre in politica, l'On. Pino Gentile, Il Sen. Antonio Gentile, l'On. Andrea Gentile e l'On. Katya Gentile
 
Antonio Gentile, 72 anni, è da decenni in politica, da giovanissimo segretario provinciale del Psi nel 1979 a soli 29 anni entra nel comitato di gestione della Carical e vi rimane sino al 1987, fin quando esploderà lo scandalo Carical che segnò l'avvio della fine della Carical stessa.
 
Presidente della Iacp a Cosenza, si candida nel 1992 al Senato nel Psdi, dopo aver lasciato il Psi ma non viene eletto. Nel 1996 aderisce a Forza Italia. E nel partito di Silvio Berlusconi viene eletto al Senato per la prima volta nel 2001 a 51 anni.
 
Nel 2013 lascia Forza italia e aderisce al Nuovo Centro Destra - Ncd - guidato da Angelino Alfano. Il 18 dicembre 2017 la Direzione Nazionale di Alternativa Popolare, successore del dissolto Nuovo Centrodestra, solleva Maurizio Lupi dalla carica di coordinatore nazionale sostituendolo con Antonio Gentile ma il 31 dicembre si dimette annunciando il suo ritorno a Forza Italia.
 
Partito nel quale nelle politiche del 2018 riuscirà a far candidare alla Camera il figlio Andrea che non sarà eletto ma subentrerà in Parlamento ad ottobre del 2021, in seguito alle dimissioni da deputato di Roberto Occhiuto eletto a Governatore della Calabria.
 
Due volte sottosegretario. La prima volta all'economia e finanze con il Governo Berlusconi e la seconda volta allo Sviluppo economico con il Governo Renzi in quota Ncd, il partito di Angelino Alfano.
 
Ma la politica è un mestiere per tutta la vita e circola voce nei corridoi romani che il già senatore Antonio Gentile sia impegnato nel riuscire ad ottenere una importante nomina di sottogoverno.
 
Il condizionale è, in questi, casi obbligatorio ma si mormora anche che prima della nomina a Commissario Straordinario per la SS 106 Jonica dell'Ing. Massimo Simoni avvenuta con Dpcm del 16 aprile 2021 lo stesso ex sottosegretario Antonio Gentile abbia tentato di farsi nominare in tale mansione. 
 
E non è detto che con l'esperienza politica maturata e con ben 17 anni da senatore vissuti intensamente nei palazzi del centro storico di Roma, dove l'ex senatore oramai vive stabilmente, non possa spuntarla.
 
Il tutto nell'attesa di come andrà il ricorso elettorale presentato dal figlio Andrea Gentile, già deputato nella scorsa legislatura per un anno e non eletto per una manciata di voti nel collegio di Cosenza con la coalizione del centrodestra nelle scorse elezioni politiche del 25 settembre.
 
Redazione