Il deputato reggino, On. Francesco Cannizzaro, con il Governatore, On. Roberto Occhiuto

Nella politica calabrese e soprattutto in quella cosentina il concetto di "famiglia" è stato sempre altissimo. Il ruolo della famiglia è stato sempre elevatissimo e non solo in politica. Infatti anche la 'ndrangheta è fondata sul concetto della "Famiglia".

E' storicamente, antropologicamente e socialmente da sempre il ruolo della famiglia in una società arcaica come quella calabrese il ruolo fondamentale e le famiglie potenti amano tramandare il proprio potere familiare da padre in figlio. Il concetto familiare vale per tutti i partiti, basti pensare che nel nuovo Consiglio comunale di Cosenza, fra i 32 eletti si ritrovano ben 8 figli d'arte, mentre alla Regione si è sperimentato con successo anche il passaggio della poltrona fra marito e moglie. Ma quello che un tempo sembrava essere una prerogativa tutta cosentina è oggi emulato anche da altre città calabresi. E nell'ambito di un fenomeno che coinvolge tutta la Casta politica calabra vi è il partito di Berlusconi, Forza Italia, nel quale si evidenzia ancor più la tradizione familiare o familistica, qual dir si voglia. Infatti in Forza Italia, il partito più votato in Calabria con il 26% dei voti e unico feudo rimasto in Italia, spicca negli ultimi tempi la scalata di Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia di Reggio Calabria alla sua prima legislatura eletto nel 2018 a soli 35 anni e che ha saputo imporsi per la sua intraprendenza e la sua fedeltà assoluta al Cavaliere Berlusconi a Roma e al Governatore Occhiuto in Calabria. Infatti l'On. Francesco Cannizzaro nella giunta guidata dalla compianta Jole Santelli riuscì a caldeggiare la nomina di assessore regionale della cugina, Domenica Catalfamo, e nella giunta guidata dal Governatore Occhiuto ha bissato il colpo con l'aver caldeggiato la nomina della cugina, Giusy Princi, a Vicepresidente della Giunta Regionale con deleghe importanti. E come se non bastasse da qualche giorno la signora Sabina Cannizzaro, sorella del deputato, è stata trasferita in seguito alla procedura di mobilità volontaria assolutamente legittima, dal Comune di Reggio Calabria agli uffici del Consiglio regionale. Cosenza, la città un tempo denominata "L'Atene della Calabria" è sempre una scuola. Anche altre città ne prendono esempio.

Redazione