La figura mitologica del "Portatore di voti" ha sempre avuto un grande fascino nelle latitudini calabre, soprattutto nelle elezioni comunali e regionali dove la preferenza è la regina incontrastata del voto.

Infatti nelle regionali in Calabria il 90% di chi si reca alle urne esprime una preferenza. Mentre il Val d'Aosta il 12%, in Trentino il 15%, in Piemonte il 21%. In queste regioni il portatore di voti non avrebbe alcun futuro. Invece in Calabria diviene elemento fondamentale della mediazione fra il candidato cosiddetto "vincente" e tutto il sottobosco di migliaia e migliaia di elettori che comunque è necessario mantenere sempre vicini per assicurarsi la possibilità di essere eletto in tutte le elezioni pur cambiando partito o passando disinvoltamente dal centrosinistra al centrodestra seguendo il vento nella sicurezza che gli elettori seguiranno sempre e comunque il loro "prescelto". Ma come si può mantenere in caldo migliaia e migliaia di voti per decenni. Come è possibile gestire un patrimonio di voti come se fosse una proprietà privata da trasferire addirittura da padre in figlio, da marito in moglie e così via. Il "Sistema" è complesso ed è il frutto di una sapiente gestione del potere. Si passa dal controllo della sanità, che rappresenta il comparto più fruttifero per il voto di scambio, nomine apicali, assunzioni, carriere, lavori interinali, appalti, promozioni, consulenze e tanto altro tutto rigorosamente sotto controllo del potere politico, poi si controllano le partecipate regionali, altro grande serbatoio clientelare, poi i comuni con il controllo di sindaci, consiglieri e assessori che rispondono al loro capo politico e tanto altro. Passa tutto, ovviamente, dal controllo del territorio, degli appalti, dei finanziamenti,  praticamente di tutto con l'accordo con la 'ndrangheta, altra entità che come la politica controlla il territorio e spesso anche con il controllo delle istituzioni per potersi garantire la necessaria impunità per esercitare tutte le illegalità quotidiane per gestire il voto di scambio. In tutto questo i "portatori di voti" poi vengono premiati con l'assunzione di un figlio, una consulenza, un ingresso nelle tanto desiderate strutture speciali dei consiglieri o dei gruppi regionali, un finanziamento e tanto altro. In una struttura sociale basata sulla corruzione politica e sull'illegalità diffusa i "portatori di voti" accreditati nel tempo assumono sempre più rilevanza ed importanza. E quando arrivano le elezioni fanno sentire il loro peso. Come quelle che si terranno domenica e lunedì prossimo.

Redazione