Entro le ore 18.00 di domani, 10 agosto, potranno essere inviate all'attenzione della Commissione Parlamentare Antimafia le "liste provvisorie" contenente i nomi dei candidati alle regionali per un controllo sui nomi stessi al fine di evitare la candidatura di nomi di personaggi coinvolti in inchieste giudiziarie.

Per effetto di un apposito emendamento di riforma della legge istitutiva della Commissione Parlamentare Antimafia voluto dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, on. Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra a Governatore della Calabria, oggi vi è una data entro la quale depositare le liste provvisorie. Una data antecedente di ben 24 giorni alla scadenza della presentazione delle liste prevista per il prossimo 4 settembre alle 12.00. Tale anticipazione consentirebbe la non candidatura di eventuali nomi che non corrispondono alle norme dettate dalla legge. Tutto ciò è certamente giusto e non confutabile ma siamo certo che l'etica in politica si possa imporre con una legge burocratica. Siamo certi che i tanti politici professionisti calabresi incensurati e mai scalfiti da indagine alcuna siano realmente scevri da qualsiasi colpa nell'ambito di una terra che vive di illegalità quotidiane? Siamo certi che tanti politici calabresi che hanno costruito le loro immense fortune economiche e politiche su false assunzioni, su carriere pilotate, su controlli delle partecipate regionali, sul voto di scambio, sulla collusione con la criminalità e sul potere esercitato quotidianamente in spregio a qualsiasi norma di diritto ma incensurati perché protetti dalle istituzioni corrotte e Procure silenti e quindi, candidabili, siano rispondenti a criteri di etica e morale, parole oramai ridicole e in completo disuso in una realtà sociale come quella calabrese dove conta solo l'appartenenza e il leccaculismo quale esclusiva strada per avere spazi di potere e carriera?. Non prendiamoci in giro. Nelle liste vi saranno tanti politici professionisti della Calabria, incensurati, mai toccati da alcuna inchiesta, irreprensibili, dalle pubbliche virtù e dai vizi privati, che continueranno a gestire il potere come sempre e sempre di più. Una grande farsa, ridicola, per come ridicola è stata finora la Commissione Parlamentare Antimafia nella quale hanno transitato tanti personaggi oscuri, citati dai pentiti, cultori del potere e delle clientele. Ma oggi la forma conta molto di più della sostanza. E le liste "pulite" vanno di moda. Come vanno di moda i cortei antimafia e la convegnite acuta contro la criminalità. Convegni nei quali spesso partecipano politici impresentabili che ogni giorno parlano di lotta alla mafia tranne poi prenderne i voti e tutelarne gli interessi. Ma inquinare e deprezzare l'antimafia è una strategia mirata della 'ndrangheta, perfettamente riuscita e che ne ha sminuito l'efficacia e ne ha fatto perdere credibilità. Del resto le menti raffinatissime dietro la 'ndrangheta non sono certo da sottovalutare nella loro capacità di studiare strategie vincenti. Altrimenti la 'ndrangheta non sarebbe mai riuscita a divenire l'organizzazione criminale più potente al mondo.

Redazione