Negli ultimi giorni sembra che tutti i protagonisti della campagna elettorale siano concordi nel presentare liste "pulite", cioè senza candidati impresentabili o chiacchierati e liste "rinnovate" ponendo limiti numerici alle legislature o ponendo esigenze di cambiamento e spazi a nuovi personale politico.

Addirittura circola voce che per quel che riguarda la lista di Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, in grande crescita e prossimo a superare anche la Lega, vi sia la concreta possibilità che non vengano ricandidati i tre consiglieri regionali uscenti, Morrone, Neri e Pietropaolo, nel nome di un forte desiderio di rinnovamento del partito. In egual modo sul fronte del centrosinistra targato Pd la candidata Governatrice, Amalia Bruni, ha affermato di voler dire l'ultima parola sulle liste e che se le stesse non dovessero rispondere ad un netto criterio di rinnovamento sarebbe pronta addirittura a ritirare la sua stessa candidatura. E non basta. Anche l'On. Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra in quota Forza Italia, ipergarantista e berlusconiano convinto si è detto più volte intenzionato a controllare le liste per evitare eventuali infiltrazioni e detto da un esponente di Forza italia è quanto dire. Si profila quindi, almeno nelle intenzioni, la possibilità di porre dei paletti e di porre nei fatti il tanto decantato "codice etico" che finora è sempre stata una parola vuota e senza alcun significato. Vi è anche chi vorrebbe evitare nel campo del centrodestra nel nome di un reale cambiamento la candidatura dell'On. Pino Gentile, 78 anni, di Forza italia che è stato in consiglio regionale dal 1985 al 2020, per ben 35 anni, cioè per ben sette legislature consecutive. Anche se considerando l'accordo di ferro fra la famiglia Occhiuto e la famiglia Gentile tale evenienza è praticamente impossibile. Nessuno potrà negare all'On. Pino Gentile di ritornare in consiglio regionale tanto più che il nipote, Andrea Gentile, figlio dell'ex sottosegretario Antonio Gentile, è pronto a subentrare alla Camera al posto di Roberto Occhiuto che dovrà lasciare il suo seggio parlamentare se eletto a Governatore. Ma nonostante tutto vi è chi davvero spera in un cambiamento. Anche se spesso le intenzioni elettorali poi nella realtà non si tramutano mai in fatti concreti. Se si voterà il 3 ottobre il prossimo 4 settembre, cioè fra un mese, si dovranno presentare le liste. Solo allora si potrà dire se la volontà di cambiamento è stata reale o se si è trattato delle solite chiacchiere elettorali.

Redazione