Salvini, Berlusconi, Meloni, chi decide tutto nel centrodestra

Un tempo oramai lontanissimo le candidature a Presidente della Regione Calabria le decidevano i calabresi. Un tempo vi erano i partiti, le sezioni, i direttivi provinciali e quelli regionali. Si discuteva e si partecipava. Oggi a decidere è solo Roma.   E la Calabria è ritornata ad essere una colonia romana come ai tempi della nascita di Cristo, con la Legio X fretensis, la legione romana dello Stretto composta prevalentemente da Bruzi e che, per la sua ferocia e violenza, veniva spedita ai confini dell'Impero per sedare le rivolte ed uccidere i ribelli, per come avvenne in Palestina con la morte di Gesù Cristo.  Ed oggi da vera colonia romana a decidere e dire l'ultima parola solo i big del centrodestra come quelli del Pd che altrove concedono l'esercizio delle primarie tranne che nella colonia calabra. Nel centrodestra a decidere Salvini, Meloni e Berlusconi, nel centrosinistra il Pd con Letta e qualche colonnello. Un esempio lampante del colonialismo calabro è la ridiscussione da parte della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, della candidatura del deputato berlusconiano Roberto Occhiuto a Governatore della Regione Calabria per sopraggiunte difficoltà di rapporti di forza fra Fratelli d'Italia in grande crescita, la Lega e Forza Italia con la scusa delle nomine nel Cda della Rai, ma, in realtà. la pervicacia di Salvini e Berlusconi di non voler ammettere che oramai il primo partito della coalizione del centrodestra è quello di Giorgia Meloni, sia per la non volontà di rinnovamento di Berlusconi per Forza Italia considerata una sua creatura che avrà vita fin quando vivrà il suo padre - padrone, cioè lo stesso Berlusconi, e sia per i numerosi errori politici commessi da Matteo Salvini dal Papete in poi, cioè da quando, inebriato dal fantasmagorico 32,% preso nelle Europee del 2019 pensava di poter comandare il mondo. Purtroppo e malvolentieri Salvini e Berlusconi, prima o poi, dovranno ammettere i cambiamenti dei rapporti di forza nel centrodestra. Non è detto che Giorgia Meloni arrivi realmente ad una rottura in Calabria ma certamente lo stesso On. Roberto Occhiuto dovrà tener conto del peso di Fratelli d'Italia. Peso determinante che si concretizzerà nella possibilità di indicare per il centrodestra un candidato a sindaco che appartenga a Fratelli d'Italia e che potrà vantare il lasciapassare da parte di Giorgia Meloni, considerando che non solo i candidati a Governatore sono decisi a Roma ma per la colonia Calabria le decisioni romane valgono anche per la scelta dei candidati a sindaco. E fanno semplicemente ridere tutti gli incontri farlocchi di interpartitiche che dovrebbero indicare i nomi quando, in realtà, non hanno alcun peso decisionale e servono solo per mistificare la realtà. La Calabria è una colonia e i coloni calabresi lo sono da sempre, coloni nei confronti dei professionisti della politica, le solite famiglie che imperano da sempre e coloni del potere romano. Coni per sempre. Nei secoli dei secoli. Amen.
Redazione