“Da ieri sulla pagina Fb di Diritti Civili un “breve, toccante video messaggio per Papa Francesco, che sarà anche direttamente recapitato in Vaticano. Intanto la città di Cassano, superata la delicata fase Covid che sta affrontando, è pronta e felice di accogliere le sorelline di Cocò.

Il sindaco, l’amico Gianni Papasso, che ringrazio, nei giorni scorsi, ha incontrato la mamma del bambino, Antonia Iannicelli. Il ritorno delle sorelline(da 5 anni e mezzo, in affidamento presso una famiglia nel Nord Italia), che mi auguro possa avvenire al più presto, segnerà il riscatto di una intera, nobile comunità, quella cassanese, rimasta profondamente ferita dall’orribile delitto di 7 anni fa, quando, il 19 gennaio 2014, vennero barbaramente uccisi e bruciati il piccolo Cocò, il nonno e una giovane donna marocchina”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che spiega il video messaggio per Papa Francesco. In un breve filmato di tre minuti ho racchiuso il suo ricordo di Cocò durante l’Angelus, in Piazza San Pietro,  una settimana dopo, il 26 gennaio 2014, l’uccisione del bambino e la sua visita a Cassano, cinque mesi dopo, il 21 giugno 2014. Confido nell’aiuto di Papa Francesco che sicuramente si commuoverò rivedendo quelle immagini e ascoltando le sue stesse parole”.  Corbelli, che questo bambino, un anno prima che venisse ucciso, alla vigilia del Natale 2012, aveva, insieme all’avvocato della famiglia, Liborio Bellusci, tolto dal carcere di Castrovillari, dove si trovava con la giovane madre detenuta, Antonia Iannicelli, da un mese ha iniziato una nuova battaglia per far ritornare a casa, a Cassano,  le due sorelline del bambino, oggi di 12 e 13 anni, che sono dal 30 luglio 2005 fuori dalla Calabria, in affidamento, attualmente in una famiglia di una città del Nord. Corbelli nei giorni scorsi ha rivolto un appello pubblico al Tribunale dei Minori di Catanzaro(cui compete la decisione), alla Chiesa locale, al Vescovo della Dicesi di Cassano, mons. Francesco Savino, e a Papa Francesco, rimasto profondamente turbato da questo efferato fatto di sangue e ha ricordato la visita a Cassano, il 21 giugno 2014, del Pontefice, 5 mesi dopo la morte di Cocò. Il leader di Diritti Civili ha anche sulla pagina Fb del Movimento pubblicato, da alcuni giorni, un breve filmato “dove, viene scritto, si dimostra e documenta, in modo palese, come quel bambino si poteva salvare se solo avessero accolto i miei appelli, dichiara Corbelli, e rimandata ai domiciliari (che aveva ottenuto 5 mesi prima, prima di Natale) la mamma che era stata poi di nuovo arrestata, nel maggio 2013, per violazione della detenzione domiciliare, per aver portato Cocò e le sorelline a vedere il papà detenuto a Catanzaro, che non incontravano da due anni, ed essere comunque subito, lo stesso giorno, rientrata poi a casa, a Cassano”, conclude Corbelli che annuncia “per domani, sabato, la pubblicazione su Fb di un breve, toccante video messaggio che sarà recapitato direttamente a Papa Francesco. Sono certo che vedendo quelle immagini, che ho scelto, e riascoltando anche le sue stesse parole, il Santo Padre si commuoverà e farà sentire la sua voce autorevole, aiutandoci a far ritornare a casa le sorelline del piccolo Cocò”.

(nella foto Franco Corbelli con le sorelline del piccolo Cocò)


Redazione