Il reddito di Cittadinanza era nato per essere un momento di transito fra l'assistenza a chi versava in condizioni difficili, ma, soprattutto, un percorso temporaneo per giungere poi, con la riforma dei centri per l'impiego e con il supporto dei navigator all'agognato posto di lavoro.

I "navigator, appositamente formati avrebbero dovuto essere i tramiti, quindi i naviganti, dalla spiaggia della disoccupazione verso l'isola del lavoro. Ma di tutto ciò non si è avverato, sinora, nulla di nulla. In tanti sono i calabresi che usufruiscono del reddito di Cittadinanza, precisamente lo percepiscono in 95.005. Una cifra considerevole se si pensa ai circa 1.800.000 calabresi che vivono in Calabria, anche se i residenti sono 1.960.000 ma almeno in 160.000 conservano la residenza in Calabria ma nei fatti vivono e lavorano altrove.  I beneficiari del reddito di cittadinanza avrebbero dovuto poi usufruire dei servizi al collocamento offerto dai 15 centri per l'impiego operanti sul territorio regionale con il supporto dei 168 "navigator" appositamente formati e previsti dalla stessa legge che ha istituito il Reddito di Cittadinanza fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Sul piano nazionale sono 3.164.993  i percettori del Reddito di Cittadinanza. Coloro i quali ne criticano le finalità asseriscono che nei fatti è stato trasformato in un sussidio di vera e propria assistenza con numerosi casi di reddito di cittadinanza concesso a pregiudicati, a faccendieri ed imbroglioni che vivono nel lusso ma che, non avendo intestato nulla a proprio nome, risultano in povertà. E molti sono coloro i quali sono intenzionati a rivederne le modalità. Ancora in alto mare il collegamento fra i Centri per l'Impiego delle varie regioni. Del resto i Centri per l'Impiego soprattutto in Calabria non hanno ami collocato nessuno tranne qualche numero insignificante e sono stati un clamoroso fallimento. Il rapporto fra offerta di lavoro e domanda di lavoro sia sul piano provinciale, poi regionale ed infine nazionale, rimane ancora una chimera, nonostante i tanti roboanti annunci. Al termine della Fiera, quindi, anche il reddito di cittadinanza si è trasformato in un nuovo strumento di assistenza che si aggiunge ai tanti altri strumenti legislativi di assistenza già esistenti. Un quadro sconfortante per una Regione come la Calabria dove a produrre reddito sono sempre di meno e dove su 1.800.000 abitanti si registrano ben 770.005 pensioni erogate. Una cifra talmente alta, circa il 40% dell'intera popolazione, che consegna alla Calabria il record della Regione con il più alto tasso di pensionati di tutta Europa.

Redazione