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Due cittadini stranieri, che non sono stati ancora identificati, sono morti sul colpo in un incidente stradale avvenuto a Corigliano Rossano sulla via provinciale. Nello scontro frontale tra due auto, sulle cui cause sono in corso accertamenti, sono rimaste ferite anche altre sette persone, tre stranieri e quattro di nazionalità italiana, che attualmente si trovano ricoverate negli ospedali di Rossano e Corigliano.
Dopo gli iPhone Xs e Xs Max che hanno esordito il 21 settembre, ottobre vedrà arrivare sugli scaffali una carrellata di smartphone Android pronti a sfidare Apple per guadagnarsi un posto sotto l'albero di Natale. Google, Nokia, Samsung e Huawei sono solo alcune delle aziende che presenteranno i propri dispositivi top di gamma o di fascia medio-alta nel corso del mese, sperando di far breccia nel cuore dei consumatori.
Un diciannovenne escursionista di Ventimiglia, Nathan Labolani, è morto per una fucilata all'addome esplosa da un cacciatore durante una battuta al cinghiale. L'episodio è avvenuto nel territorio comunale di Apricale, nell'imperiese. Secondo quanto appreso, il cacciatore lo avrebbe scambiato per una preda e avrebbe esploso un colpo dalla propria carabina ferendolo al braccio e all'addome. Il giovane non faceva parte della battuta.
Il Pd ritrova il suo popolo: non solo perché piazza del Popolo alla fine è strapiena (70.000 i presenti secondo gli organizzatori), ma anche perché alla manifestazione contro il governo e contro la manovra si ricrea quella connessione sentimentale tra dirigenti e militanti persa dopo il 4 marzo. "Abbiamo capito la lezione" sintetizza efficace il segretario Maurizio Martina nel comizio finale, rispondendo ai manifestanti che più volte invocano "u-ni-tà, u-ni-tà". Un prerequisito essenziale per opporsi a un governo che da Martina a Renzi, da Calenda a Zingaretti hanno tutti definito "pericoloso" e avviato ad una "deriva venezuelana".
Sono 1.203 i corpi finora ritrovati tra Palu e Donggala, sull'isola indonesiana di Sulawesi, colpita venerdì scorso da due terremoti e uno tsunami. Lo riferisce l'ong indonesiana Aksi Cepat Tanggap. Oltre 1200 morti, sepolture di massa per evitare malattie e l'inevitabile sensazione che alla fine le vittime si conteranno a migliaia. A due giorni dal terremoto di magnitudo 7.5 e dallo tsunami che hanno colpito la costa occidentale del centro dell'isola di Sulawesi, in Indonesia continua la corsa contro il tempo dei soccorritori, nella speranza di trovare ancora in vita persone sotto le macerie. E' successo con almeno una ventina di superstiti, ma decine di chilometri di fascia costiera in direzione dell'epicentro non sono ancora stati raggiunti dalle squadre di soccorso.