I pronostici sono stati rispettati. Infatti le aspettative erano quelle di una vittoria del centrodestra che vi è stata. Il 48,1% parla chiaro. E parla chiaro anche la vittoria della Lega di Matteo Salvini che dal 14% preso alle politiche del 4 marzo dell'anno passato è giunta al 27,6%, praticamente raddoppiando il suo consenso. Un ruolo quello della Lega oramai centrale e trainante nell'ambito dell'intero centrodestra. Esiti che certificano come oramai il centrodestra di un tempo non esita più.
Negli ultimi tempi si assiste ad alcune iniziative che ripetono il solito andazzo al quale i calabresi sono oramai abituati. Infatti coloro i quali sono i fautori del male si stracciano le vesti nel denunciare il male stesso come se fosse causato da chissà chi. Un modello politico e culturale tipico della nostra terra. In Calabria i politici, tanto per fare degli esempi, sono sempre inclini a sostenere quasi quotidianamente che la corruzione è il male assoluto di questa terra, quando, poi, spesso e sovente, si tratta poi di quegli stessi politici che rappresentano l'emblema del clientelismo, delle nomine nella sanità, delle raccomandazioni e di voti di scambio.
Che la poltrona di direttore generale o di commissario dell'Asp di Cosenza sia le più ambite non vi è dubbio alcuno anche per il potere che determina e che gestisce ma, al contempo, è anche una poltrona difficile da gestire con le note ingerenze che la politica impone nella sanità, essendo la stessa da sempre una "dependance" della stessa. Da tempo erano note le difficoltà di una gestione complessa come quella dell'Asp cosentina ma nessuno, neanche quelli spesso più informati. attendevano un colpo di scena di tal fatta.
Ha fatto discutere e non poteva essere altrimenti l'intervista rilasciata dal Senatore Nicola Morra da Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e pubblicata oggi in prima pagina su "Il Fatto Quotidiano". Nella stessa il senatore pentastellato eletto in Calabria e docente al Liceo Classico "B. Telesio" afferma che "Dare l'Ok al processo Salvini è nel Dna del M5S", ribadendo che "nessuno di noi si deve si deve sottrarre al giudizio. Se io dimostro che ho agito nel modo giusto, svolgo una funzione sociale importantissima. La magistratura deve sempre poter avere dubbi sull'operato della politica". Inoltre nell'ambito dell'intervista il Presidente dell'Antimafia, Nicola Morra ha anche affermato che "Io credo che dovremmo chiedere al ministro dell'Interno un'accettazione tranquilla delle decisioni della magistratura".