Ventisette anni fa, in via D’Amelio, a Palermo, veniva ucciso il giudice Paolo Borsellino. Con lui morirono gli uomini della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. È una giornata di commemorazione, ma anche di rabbia. E di polemica. Fiammetta, figlia del magistrato, in un’intervista al Quotidiano del Sud si scaglia contro l’ormai ex pg della Corte di Cassazione, Riccardo Fuzio. Dopo aver lasciato il suo incarico perché il suo nome è comparso nelle carte dei pm che indagano su Luca Palamara, il magistrato ha scritto una lettera alla figlia minore del giudice.
Disarticolato l'asse delle famiglie mafiose tra Palermo-New York. Più di 200 uomini della Squadra Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation (FBI) di New York hanno eseguito 19 arresti, disposti dalla Dda del capoluogo siciliano, di boss e gregari del mandamento mafioso di Passo di Rigano (Palermo). Il blitz, denominato "New connection", ha svelato il forte legame tra Cosa Nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, in particolare il potente Gambino Crime Family di New York e la famiglia di Passo di Rigano.
È morto anche il piccolo Simone D'Antonio di 12 anni, che insieme al cugino Alessio di 11 anni, era stato falciato a Vittoria, nel ragusano, dal suv guidato da Rosario Greco, al volante sotto effetto di alcol e cocaina. Lo rendono noto fonti investigative di Messina. Da venerdì mattina il piccolo, che aveva perso le gambe, quasi del tutto tranciate nel terribile impatto, era ricoverato al Policlinico di Messina dove era stato trasferito con in elisoccorso. Stamattina sono stati celebrati a Vittoria i funerali dal cuginetto morto anche lui dopo essere stato investito mentre giocava davanti casa.
Resta alta la tensione sulla questione dei presunti fondi russi alla Lega. E mentre la procura di Milano apre una inchiesta nella quale risulta indagato anche il leghista Gianluca Savoini il confronto è teso anche a livello politico. Si schiera con il leader del Carroccio, Matteo Salvini, il premier Giuseppe Conte nella vicenda dei fondi russi sulla quale la procura di Milano ha aperto una inchiesta. "Chiarisco a Anm e Csm che ho pieno rispetto per la magistratura e le indagini - ha detto il ministro della Interno, Matteo Salvini su Facebook -, ma se cercate rubli a casa mia o nelle casse della Lega non li trovate. Io ritengo un errore le sanzioni economiche alla Russia, ma lo dico gratis". E aggiunge: "mi viene il dubbio che stiamo dando fastidio a qualcuno".