Tutti ai nastri di partenza, alla fine, dopo la chiusura della presentazione delle liste, alle 12.00 di oggi, i quattro contendenti sono pronti a sfidarsi per la conquista della cittadella regionale di Germaneto. Pippo Callipo, imprenditore, per il centrosinistra con sei liste, Jole Santelli, deputato, per il centrodestra con sei liste, Francesco Aiello, docente Unical, per il Movimento 5 Stelle, con due liste e Carlo Tansi, geologo, candidato civico, con tre liste. Molti i candidati dell'ultimo minuto in tutte le liste con passaggi clamorosi dal centrodestra al centrosinistra o con candidati in partiti dove non hanno militato neanche un solo giorno.
Negli ultimi tempi le cronache giudiziarie sono stracolme di inchieste che riguardano il tema da sempre irrisolto del legame fra esponenti della politica e esponenti delle organizzazioni criminali. Dal Presidente della Valle d'Aosta accusato di aver avuto rapporti con esponenti della 'ndrangheta, all'assessore regionale del Piemonte di Fratelli d'Italia accusato di aver concordato l'acquisto di un pacchetto di voti sempre dalla solita 'ndrangheta che oramai impazza ovunque in tutte le regioni italiane e che continua colpevolmente e volutamente ad essere ignorata.
Centinaia le richieste di candidature nella lista della Lega per le regionali. Ricordo quando il 16 febbraio 2016 con un banchetto da solo a Piazza Kennedy chiedevo adesioni per "Noi con Salvini". Tutti mi presero in giro, centinaia di amici mi cancellarono da Facebook, molti tentarono di aggredirmi, fortunatamente vi erano ben sei poliziotti.
Il quadro politico calabrese nell'immediatezza delle prossime regionali offre un quadro desolante ed unico nel panorama nazionale. Ancora una volta la Calabria si differenzia dalle altre regioni italiane e si distingue per la sua eterna litigiosità che si riflette, ovviamente, anche nella politica. Chi non ricorda i lunghi commissariamenti dei tempi della Prima Repubblica, dei commissariamenti del vecchio Psi e della vecchia dc dove proconsoli romani venivano spediti nelle litigiose sedi di partito per cercare di mediare le lotte intestine fra le varie fazioni o componenti che dettavano i tempi della politica calabrese.