“Visto che parliamo di giustizia e silenzio, sulle indagini di Nicola Gratteri in Calabria io non mi pronuncio perché un politico ha il dovere di essere rispettoso della carta costituzionale - garantista per definizione - sempre. Dunque le condanne saranno tali solo se e quando passeranno in giudicato con decisione della Cassazione. Questo però non mi impedisce di vedere che è calato il silenzio davanti a questo magistrato. E io voglio essere testimone pubblico del fatto che Gratteri è una persona che vive con onestà e passione la sua vocazione di magistrato”. E' quanto dichiara Matteo Renzi.
Dal consigliere generale del partito Radicale, Prof. Giuseppe Candido, riceviamo e volentieri pubblichiamo: "Non si possono ridurre i diritti dei cittadini e la loro rappresentanza democratica senza sentire la loro voce. Non si può stravolgere alla Costituzione con colpi di mano, come già hanno tentato, fallendo, nel 2016. Il taglio riproposto ora, a distanza di appena 3 anni da quel referendum, dei parlamentari di Camera (meno 230) e Senato (meno 115) è un nuovo attacco alla democrazia. Per questo motivo, il Partito Radicale Nonviolento ha messo a disposizione - in tutti i Comuni italiani, compresi gli oltre 400 comuni calabresi, - i moduli da sottoscrivere per la richiesta di referendum costituzionale sulla legge di riduzione del numero dei parlamentari."
Giornalista, uomo politico, saggista, conduttore del programma televisivo “Bar Condicio” nei ruggenti anni Novanta, due figli (Corrado e Sabina) che lavorano anch’essi in tv, Paolo Guzzanti è una penna corrosiva, acuta, diretta e i suoi articoli sono sempre il classico “pezzo” che non puoi non leggere. E’ stato anche attore a teatro, diretto, da Francesco Sala ed è stato in scena con la sua stand up comedy.
Su Rousseau vince il No, il M5s presenterà liste regionali. Sembra questo il risultato della consultazione on line degli iscritti sulla partecipazione del movimento alle Regionali in Emilia Romagna e Calabria. I pentastellati dell'Emilia Romagna invitano a votare no. Sono state espresse 27.273 preferenze su un totale di 125.018 aventi diritto al voto. Il 'No' - che per come è stato espresso il quesito referendario significa sì alle liste - ha ottenuto 19.248 voti attestandosi al 70,6%; il sì, invece, si è fermato a 8.025 preferenze rappresentando il 29,4% degli aventi diritto al voto.