Elezioni regionali in Umbria: botta e risposta sulle possibili conseguenze sul governo tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte dopo il trionfo del centrodestra. Il leader della Lega è andato all'attacco sottolineando la valenza nazionale di queste elezioni. "E' un voto che ha anche una valenza nazionale - dice Salvini - Conte continua con la sua arrogante distruzione dell'Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico... ogni giorno si apre un problema nuovo".
Quando arrivano i primi exit poll, il Movimento trema: l’8,5% suona come "una disfatta" come commenta Gianluigi Paragone. Che rincara la dose: "Quando non hai la coerenza di fondo poi la paghi. Avremmo fatto meglio ad andare da soli". La linea Maginot del Movimento in Umbria ha un numero ben preciso: quel 10%, la doppia cifra, che serve appunto a decretare se la sconfitta abbia o meno le dimensioni dell’abisso in casa pentastellata. Alle scorse Europee e alle ultime Regionali l’asticella per i Cinque Stelle si era fermata al 14% e un’oscillazione negativa era nell’aria. Le cause? Triplici secondo alcuni pentastellati: la crisi di governo con la conseguente alleanza con il Pd e il test locale giallorosso "in una regione non facile".
Avvocato cassazionista, nata a Foligno il 17 giugno del 1958, Donatella Tesei, si avvia ad assumere la carica di presidente della Regione Umbria, alla guida della coalizione di centro destra. Vive a Montefalco (PG) dove è stata sindaco per due mandati, dal 2009 (eletta con la lista civica di centrodestra "Gruppo Montefalco") al 2014 e dal 2014 al 2019, quando venne riconfermata con il 63% dei consensi.
Elezioni regionali in Umbria, arriva l'affluenza delle 19. E cresce ancora, scollinata già quota 50%: "Secondo i dati raccolti alle ore 19, nei 1005 seggi allestiti in Umbria per l’elezione del Presidente della Regione Umbria e dei 20 consiglieri dell’Assemblea legislativa della undicesima legislatura (2019-2024) - scrive la Regione Umbria - , hanno votato il 52,10 per cento degli aventi diritto".