"E' un paradosso inaccettabile la bocciatura di Occhiuto, che da anni lavora sul territorio realizzando straordinari risultati amministrativi e politici riconosciuti ed apprezzati da tutti gli esperti a livello nazionale. A destare scalpore ed amarezza sono soprattutto i modi ed i criteri oscuri con i quali il partito nazionale di Forza Italia sceglie i propri candidati, nonostante i militanti, da sempre impegnati nella ricerca del consenso sui territori, esprimano esigenze totalmente ignorate dai vertici nazionali che sembrano vivere in un'altra realtà."
Come era ampiamente prevedibile il veto imposto dalla Lega al Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, subito finanche dal fondatore del partito, Silvio Berlusconi, che, nonostante l'incontro dei tree big del centrodestra si tenesse a casa sua, nella Villa di Arcore, è stato considerato alla stregua di un domestico, non poteva non suscitare indignazione e sconcerto nel partito a livello locale. Ad intervenire nel merito Fabio Falcone, consigliere provinciale di Forza Italia.
La coalizione civica, popolare, ecologista che ha deciso di presentare una lista alle prossime elezioni del consiglio regionale della Calabria, da oggi si dà il nome di Calabria in Comune. Il proliferare negli ultimi tempi delle candidature a Presidente della Regione da parte di chi si contrappone alla destra, lanciate e ritirate, oltre quelle già chiare, sono il frutto della mancanza di politica intesa come progettualità, incontro e mediazione senza le quali si finisce per ridurre la soluzione alla mera scelta di personalità da gettare nell'agone.
Dal consigliere generale del partito Radicale, Prof. Giuseppe Candido, riceviamo e volentieri pubblichiamo: "Non si possono ridurre i diritti dei cittadini e la loro rappresentanza democratica senza sentire la loro voce. Non si può stravolgere alla Costituzione con colpi di mano, come già hanno tentato, fallendo, nel 2016. Il taglio riproposto ora, a distanza di appena 3 anni da quel referendum, dei parlamentari di Camera (meno 230) e Senato (meno 115) è un nuovo attacco alla democrazia. Per questo motivo, il Partito Radicale Nonviolento ha messo a disposizione - in tutti i Comuni italiani, compresi gli oltre 400 comuni calabresi, - i moduli da sottoscrivere per la richiesta di referendum costituzionale sulla legge di riduzione del numero dei parlamentari."