"Non solleviamo un problema di becero campanilismo, ma vorremmo capire chi ha deciso di far rinunciare l’Azienda Ospedaliera di Cosenza alla seconda Pet (Positron Emission Tomography) che sarebbe servita a ridurre liste di attesa ed emigrazione sanitaria. La stessa cosa è accaduta per la Risonanza magnetica 3 Tesla, necessaria per una Neuroradiologia ad altissima specializzazione, e per l’Angiografo a supporto delle sale operatorie del Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione): progetti già validati ed esecutivi. Per non parlare del Robot Leonardo da Vinci da utilizzare per gli interventi di alta professionalità per le neoplasie prostatiche e polmonari: progetto anch’esso validato ed esecutivo con medici dell’ospedale dell’Annunziata che avevano già seguito corsi di formazione all’ospedale Molinette di Torino."
"Queste decisioni vogliono inevitabilmente affossare e rendere marginale il più grande ospedale della Calabria. Era stato programmato un piano di sviluppo del sistema tecnologico in grado di assicurare all’Azienda Ospedaliera di Cosenza metodiche per interventi di alta professionalità. Si era provveduto, attraverso collaborazioni con ospedali del Nord Italia, alla formazione di medici e paramedici dell’ospedale di Cosenza. Tutto questo oggi risulta vanificato da scelte e decisioni scellerate. Ci opporremmo ad ogni tentativo di marginalizzazione dell’AO di Cosenza. Non chiediamo elemosine ma quello che spetta di diritto al presidio ospedaliero di Cosenza. Si è lavorato per anni a progetti e a una programmazione che doveva essere finalizzata ad avere strumenti di alta specializzazione, ma alla fine sono state spese risorse per formare medici e paramedici senza procedere poi con l’acquisto dei macchinari."
"Ora basta con il pressapochismo e scelte che invece di aumentare la qualità dei servizi ospedalieri spingono a viaggi della speranza verso altre regioni. Non vorremmo che i manager dell’Azienda ospedaliera venuti dal Nord siano complici e favoriscano un ulteriore aumento dell’emigrazione passiva verso le regioni ad esempio del Veneto e della Lombardia. Il commissario Saverio Cotticelli deve correggere e rettificare con immediatezza questa impostazione sbagliata che non fa altro che aggravare la situazione della sanità in provincia di Cosenza."