Nella nostra concezione, invece, viene prima il progetto - e cioè le tematiche e le soluzioni, che - per essere comuni - presuppongono necessariamente valori comuni e una visione condivisa della Calabria. Verificata allora la compatibilità dei progetti, le conseguenti scelte devono essere condivise, perché la democrazia è ascolto, discussione e decisione comune.
Il progetto
Tematiche imprescindibili, che qui ci limitiamo a menzionare, sono sicuramente:
- la mancanza di lavoro e la sua precarizzazione;
- Rilancio del Diritto allo Studio in Scuole e Università pubbliche;
- Gestione pubblica dei beni pagati da tutti i cittadini e non ceduti a privati;
- Recupero dell’ Ambiente, quale spazio comune da tutelare nell’integrità e nella salubrità oltre che dei beni culturali patrimonio storico della Calabria;
- Recupero della Sanità Pubblica intesa come garante del diritto alla salute dei cittadini, contro ogni privatizzazione;
- Ritorno agli Investimenti Pubblici in infrastrutture che abbiano un reale ritorno in termini di benefici per i calabresi;
- Tutela degli artigiani e dei lavoratori autonomi , dei giovani titolari di partite IVA.
- modifica di una legge elettorale incostituzionale per l'elevatissima soglia di sbarramento e creazione di Meccanismi Democratici che instaurino un confronto continuo tra rappresentanti e rappresentati su scelte fondamentali per il territorio;
- lotta alla 'ndrangheta e alla corruzione politica amministrativa.
- efficienza dell'amministrazione regionale, trasformandola da elargitore di stipendi e consulenze a fini elettoralistici a erogatore di servizi alla popolazione calabrese.
- politiche dell'accoglienza nello spirito del modello Riace e delle altre realtà presenti su tutto il territorio di Calabria,terra solidale.
Il progetto, e chi è destinato a rappresentarlo, deve essere definito all’esito di un confronto, senza pretese di supremazia e individualismi perché tutti i progetti e tutte le candidature hanno pari dignità e autonomia politica. La scelta migliore è sempre quella condivisa e perché ciò avvenga occorre incontrarsi e discutere per giungere a una sintesi progettuale e a una scelta comune su chi la rappresenti. Chi intende dare un futuro alla nostra terra e battere la destra - e non cercare un’affermazione personale fine a se stessa - deve essere disposto a cedere il passo di fronte a chi possa con maggiore probabilità di successo rappresentare il Comune progetto.
I limiti
I valori non vanno solo declamati ma praticati, non bastano le belle parole a cancellare la storia delle persone. Per tale ragione, non siamo disposti a collaborare con chi ha dimostrato con la propria storia di essere lontano dal progetto e dalla visione che noi intendiamo rappresentare. Nel concreto riteniamo che negli ultimi anni la classe dirigente di questa regione abbia fallito ogni obiettivo. Il degrado, la pessima qualità dei servizi, i dati economici, la fuga dei giovani e lo spopolamento sono la triste prova di quanto poco si sia fatto al di là delle declamazioni autoreferenziali. Occorre un rinnovo profondo di questa politica a partire da chi la rappresenta. Riteniamo sia necessario un innesto di nuove competenze e di nuove spinte motivazionali che non possono essere trovate in chi ha governato fino ad ora. Non di meno crediamo che occorra andare oltre il populismo e costruire alleanze per affermare i valori universali che la sinistra incarna.
Per dare sostanza a tutto quanto sopra scritto, invitiamo tutti i candidati alla Presidenza della Regione e tutte le forze politiche, partiti, liste civiche, associazioni che intendono contrastare le destre all’interno di una comune e credibile visione della Calabria a un pubblico dibattito volto a ricercare una convergenza su un progetto comune e, come naturale conseguenza, a scegliere di comune accordo chi sia più adatto a incarnarlo.
Calabria in comune
Valerio Formisani
Giovanni Caporale
Pietro Tarasi
Sandro Scalercio
Luigi Pandolfi
Aurelio Morrone
Enza Vigna
Graziella Secreti
Melina Peluso
Lara Nocito
Angelo Broccolo
Angelo Cofone